Il coniglio alla cacciatora in umido rientra tra le ricette che vanno assaggiate almeno una volta nella vita. Questo secondo piatto tipicamente italiano, racchiude in sé tutto il calore e il sapore dei ricordi d’infanzia e dei pranzi domenicali in famiglia.
Una classica ricetta della nonna in cui la carne di coniglio cuoce lentamente sul fuoco e in umido, insieme ad un sugo e a degli aromi che la renderà ancora più succulenta e saporita, oltre che morbida.
Se avete ospiti a pranzo o a cena e volete deliziarli con un’ottima pietanza casalinga, dall’aspetto rustico e un sapore genuino – quasi di altri tempi – vi consigliamo di portare in tavola questo coniglio alla cacciatora in umido, in alternativa all’altrettanto apprezzato pollo alla cacciatora in umido o in bianco.
Questo piatto si prepara un po’ ovunque in Italia, anche se è conosciuto e apprezzato soprattutto in Toscana, in Emilia Romagna o Liguria, in cui viene preparato secondo varianti e ricette con variazione regionali, che prevedono preparazioni e ingredienti diversificati.
Questo secondo piatto di carne bianca richiama i sapori della campagna e delle antiche ricette di famiglia. Infatti è una ricetta contadina che prevede pochi ingredienti, semplici e facili da reperire, quelli che, un tempo, riempivano le credenze e le cantine di chi aveva poco da mangiare ma sapeva sempre trovare l’alchimia giusta per portare a tavola piatti che ricompensavano l’appetito e il palato. Il coniglio preparato in questo modo risulta leggero e digeribile e povero di grassi – perciò adatto alle diete ipocaloriche – e si accompagna bene con un contorno di verdure in padella o della polenta calda.
Oppure, si può gustare semplicemente con delle fette di pane casereccio fresco o bruscato, con cui fare una deliziosa scarpetta!
Esistono diverse versioni del coniglio alla cacciatora, come ad esempio, nel coniglio alla cacciatora alla toscana si fa marinare la carne in un mix di acqua, aceto ed erbe aromatiche. In Liguria poi, si fa il coniglio alla cacciatora con olive taggiasche.
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Perchè si chiama alla cacciatora
Il termine “alla cacciatora” richiama uno stile di preparazione nato per esaltare le carni cacciate, come selvaggina o piccoli animali catturati durante battute di caccia. L’origine della denominazione risale all’antica cucina contadina italiana, in cui i cacciatori, per cucinare rapidamente la selvaggina, utilizzavano ingredienti che potessero insaporire e ammorbidire le carni più coriacee. Aglio, rosmarino e aceto erano ingredienti comuni in questo tipo di preparazioni, non solo per la loro disponibilità ma anche per la loro capacità di eliminare eventuali odori intensi della selvaggina. La ricetta del coniglio alla cacciatora si è poi diffusa in tutta Italia e adattata ai gusti locali, divenendo un classico che ha superato il concetto originario di “carne da caccia”.
Nel coniglio alla cacciatora in umido alla Toscana si utilizza la marinatura del coniglio prima di cucinare la carne.
Come si fa la marinatura del coniglio alla cacciatora
La marinatura è una tecnica utilizzata per ammorbidire le carni e arricchirle di aromi. La marinatura consiste nel lasciare la carne immersa in una miscela di liquidi acidi (vino, aceto o limone) e aromi per diverse ore prima della cottura. Questo procedimento permette di insaporire la carne dall’interno, mantenendo al contempo la sua umidità e riducendo eventuali sapori “selvatici” che potrebbero risultare sgradevoli.
Per la cottura del coniglio alla cacciatora, la tecnica prevede due fasi:
prima, i pezzi di coniglio vengono rosolati a fiamma vivace in modo da sigillare i succhi all’interno, creando una crosticina esterna che trattiene l’umidità.
Dopo questa fase iniziale, il coniglio viene cotto a bassa temperatura e coperto, con pochi liquidi aggiunti, per evitare che si “annacqui” e perda sapore.
Conservazione del coniglio alla cacciatora in umido
Il coniglio alla cacciatora in umido si conserva in frigorifero, all’interno di un apposito contenitore a chiusura ermetica per alimenti, per massimo 2 giorni, oppure, si può congelare, sempre in un contenitore ermetico fino a 3 mesi.
Alcuni consigli utili
Ingredienti per 4 persone
Un chilo di coniglio a pezzi
Una cipolla dorata
200 grammi di pomodori pelati sgocciolati
100 grammi di olive taggiasche
100 grammi di capperi dissalati
200 ml di brodo vegetale
Farina 00’ Q.B.
Un bicchiere di vino bianco
2 spicchi di aglio
5 foglie di salvia
2 rametti di rosmarino
Olio extravergine di oliva Q.B.
Sale fino Q.B.
Pepe nero Q.B.