La scrucchiata d’Abruzzo (marmellata d’uva d’Abruzzo)


La scrucchiata che richiede tempo e fatica, soprattutto nell’operazione di passatura dell’uva stessa, è una marmellata prettamente casalinga, che ancora oggi, come allora, viene ottenuta con l’ausilio della pellicciola, un setaccio che si può trovare nei mercatini paesani e che ne consente la passatura manuale.

La scrucchiata è l’ideale per farcire tantissimi dolci casalinghi o da mangiare su delle belle fette di pane casereccio e caldo.

Ingredienti per 10 – 12 barattoli: 20 kili di uva nera – 2 chili di zucchero semolato.

La scrucchiata d’Abruzzo: la ricetta

Sciacquate sotto l’acqua corrente i chicchi di uva e metteteli in un paiolo di rame. Man mano che sul fuoco gli acini si riscalderanno inizieranno a spappolarsi. Mescolate la scrucchiata molto spesso con un mestolo di legno e dopo circa 2 ore toglietela dal fuoco e lasciatela raffreddare. (Secondo la tradizione la scrucchiata va preparata in due giornate distinte, una di cottura dell’uva, la seconda di lavorazione della marmellata stessa).


Poi passate l’uva in un apposito setaccio per la marmellata, eliminando i semi e disfacendo alcune parti di buccia che eventualmente non si saranno disfatti in cottura. Successivamente rimettete la passata di uva nel paiolo di rame – sul cui fondo metterete un piattino di terracotta, per evitare che si attacchi – e cuocete a fiamma moderata mescolando, fino a quando la scrucchiata avrà raggiunto la giusta consistenza. Una volta pronta, versatela in barattoli di vetro da sigillare a bagnomaria.

scrucchiata


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1 commento

  1. Abruzzo, si scrive con una B. Non con due.

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