Bucatini all’amatriciana che derivano dalla pasta alla Gricia: la ricetta romana


Il nome bucatini all’amatriciana sembrerebbe derivare da Amatrice, un paese laziale dal quale questa pietanza ebbe in qualche modo origine. La prima testimonianza scritta di questo piatto ci arriva dal cuoco Francesco Leonardi che, nel 1816, servì i bucatini all’amatriciana al Papa. Nell’800, a Roma c’era un vicoletto chiamato dei Matriciani – poi cambiato in vicolo degli Amatriciani – e anche una piazza dove i Grici (Sabini) facevano il mercato e poi andavano a mangiare nei locali di un’osteria, L’Amatriciano. Questo sugo si pensa quindi sia derivazione dei Grici, che inventarono gli spaghetti alla Gricia – da Griscione – un paese vicino a Rieti –  che avevano in sé gli stessi ingredienti dei Bucatini All’amatriciana, ma erano senza il sugo – che poi fu aggiunto nel XVII secolo.

Ingredienti per 4 persone: un peperoncino rosso – sale – 50 grammi di pecorino romano grattugiato – 2 o 3 cucchiai di olio extravergine di oliva – 500 grammi di polpa di pomodoro – 360 grammi di bucatini – 200 grammi di guanciale amatriciano

Preparazione dei bucatini all’amatriciana

Tagliate il guanciale a rettangoli di media grandezza e mettetelo in una pentola di ferro con l’olio scaldato precedentemente. Adesso aggiungete il peperoncino spezzettato e fate rosolare per qualche minuto il guanciale a fuoco vivace, fino a che diventi bello dorato. Unite la polpa di pomodoro e salate, procedendo ancora con la cottura a fiamma bassa per 20 minuti ancora.


Cuocete ora i bucatini in abbondante acqua bollente salata, scolandoli al dente, buttandoli nel condimento e amalgamandoli bene ad esso. In ultimo, prima di servire in tavola, cospargete sulla pasta abbondante pecorino romano grattugiato.

bucatini


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1 commento

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