I formaggi caprini: caratteristiche, peculiarità e valori nutrizionali


I formaggi di capra sono dei latticini dal carattere molto deciso e in grado di interessare un numero sempre maggiore di intenditori. Il latte di capra è difatti molto gradito per le sue note qualità organolettiche, prima tra tutte l’analogia straordinaria con il latte materno.

Il latte di capra ha infatti un alto livello di taurina, un amminoacido di cui è ricco anche il latte con cui una madre allatta i propri bambini e che svolge molte funzioni tra cui quella antiossidante e di osmoregolazione. Il latte di capra è molto importante per la nostra alimentazione in quanto ha un alto livello nutrizionale, ossia è ricco di sostanze nutritive come il calcio e il fosforo utili alla mineralizzazione delle ossa e dei denti, mentre le proteine e i grassi, con la loro struttura molecolare basica, rendono il latte più digeribile rispetto al tradizionale latte vaccino.

È consigliato infatti consumare questo tipo di latte e formaggi di capra a tutte le età, maggiormente durante la fase di crescita e vecchiaia.

I formaggi caprini, tipologie

Le tipologie di produzioni possibili con il latte di capra non sono molte nel mondo, circa una cinquantina e maggiormente in Francia. Anche l’Italia ha un ottimo allevamento di capre, stimato sul milione, e se ne è affermato perciò nel tempo un buon consumo. L’unico formaggio di capra nel nostro pese che ha ottenuto la certificazione D.O.P. è la Formaggella del Luinese, a pasta semidura prodotto in Lombardia, nella zona di Varese, prodotta con solo latte di capra e fatta stagionare per un periodo minimo di 20 giorni.

Il Caprino è il formaggio di capra più conosciuto e consumato sul territorio nazionale. Può essere di consistenza molle, dura o semidura, ed è caratterizzato da una crosta che lo racchiude che può essere, in base alla tipologia, bianca se di formaggio molle, mentre sempre più scura fino a diventare bruna a seconda della sua stagionatura. Il colore del caprino è in genere sul giallo paglierino ma dipende dalla varietà. Il sapore di questo formaggio è molto peculiare, ha un retrogusto acidulo e l’odore è piuttosto persistente, simile al sapore dello yogurt.

Tra i prodotti a base di formaggio di capra facilmente reperibili in commercio troviamo il tronchetto di capra, lunghi cilindri di formaggio da servire a fette, il caprino in di crema spalmabile, più gustoso al palato in quanto si può accompagnare con il pane e può essere trattato anche con aggiunte di aromi quali olive, erbette o renderlo addirittura piccante. Un altro tipo di formaggio morbido realizzato con i latte di capra è lo Stracchino, un formaggio tipico del nord Italia, ma se prodotto con latte di capra diviene prodotto tipico del Lazio.


Si presenta come un formaggio senza crosta, dal gusto delicato e vagamente acidulo dopo qualche giorno di stagionatura, il colore è bianco perlato. Tanti tipi di formaggio di capra sul sito saporideisassi.it.

I formaggi caprini e la salute

Tra le tante ragioni per cui si consumano i formaggi caprini ci sono senza dubbio la loro alta digeribilità, per cui è particolarmente consigliato a chi soffre di intolleranza al lattosio, nonché la bassa percentuale di grassi, per cui è invece consigliato a chi soffre di ipercolesterolemia. Nonostante le calorie del latte di capra siano più alte rispetto a quelle contenute nel latte vaccino, i suoi grassi sono più facilmente digeribili, in quanto di dimensioni minori. Inoltre, hanno un contenuto minore di colesterolo e la particolare composizione fa sì che non se ne verifichi un innalzamento di nel sangue grazie agli acidi grassi a catena corta.

Oltretutto il latte di capra è ricco di isomeri dell’acido linoleico coniugato, CLA, che come dimostrato da alcuni studi recenti, prevengono i tumori, patologie cardiovascolari, l’aterosclerosi e il diabete.

Se si intende consumare un formaggio con poco colesterolo bisogna comunque fare una distinzione tra i formaggi di capra e preferire quelli freschi come il Caprino o leggermente stagionati come la Feta, invece dei formaggi molto stagionati che hanno una percentuale più alta di grassi saturi e di colesterolo a causa della loro stagionatura che ne elimina l’acqua e rende le sostanze nutritive più concentrate, colesterolo compreso.


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