Trecce di fichi secchi alla calabrese: la ricetta


Sia le coroncine di fichi secchi al mirto alla calabrese che le trecce trecce di fichi secchi alla calabrese sono preparazioni molto antiche, conosciute e rinomate soprattutto coroncine nell’area del cosentino, dove spiccano per importanza e gli svariati impieghi di utilizzo, i fichi, facenti parte della tipologia “Dottati”, ricchi di principi nutritivi, ancor più resi assimilabili dal nostro organismo, quando i fichi sono secchi.

Altamente ricchi di proprietà digestive, i fichi Dottati giunsero in Calabria, tramite alcuni viaggiatori provenienti dal Medio Oriente.

Preparare sia le coroncine di fichi secchi al mirto alla calabrese che le caratteristiche trecce di fichi secchi alla calabrese – conosciute anche in dialetto locale come i “Jetti” o “ficu ‘nzerti” –  è molto semplice, anche se il procedimento di essiccazione dei fichi richiede un po’ di pazienza.

Ma vediamo con esattezza e nel dettaglio come preparare queste due tipiche specialità calabresi.


Preparazione delle trecce di fichi secchi o Jetti

  • Per preparare le trecce di fichi, dovrete far essiccare al sole settembrino i fichi, seguendo il procedimento illustratovi passo passo precedentemente.
  • Una volta che i fichi avranno raggiunto il perfetto grado di essiccagione, procuratevi delle canne, che andranno prima tagliate con un coltello affilato in piccoli bastoncini, dalla lunghezza di 20 cm circa.
  • Ricavati tanti bastoncini, quante sono le trecce di fichi che vorrete realizzare e stando attenti a tagliare i singoli bastoncini da un nodo a quello successivo della canna stessa, iniziate ad eliminare un nodo da una estremità – con l’aiuto del coltello e appuntite la parte interessata.
  • A questo punto, spaccate i fichi nel senso della loro lunghezza, avendo l’accortezza di lasciali uniti da un’estremità e farciteli o con gherigli di noci o con mandorla pelata – una per ciascun fico – per poi richiudere il tutto, comprimendo il frutto con il palmo della mano.
  • Infilate i fichi nelle canne precedentemente appuntite, facendo sì che si formi una fila di fichi incrociati, proprio come fosse una treccia.
  • Ora, infornate per qualche minuto le vostre trecce di fichi a forno preriscaldato a una temperatura di 200 °C, avendo cura di non farli bruciare o indurire.
  • Quando le trecce di fichi secchi alla calabrese saranno appena uscite dal forno cospargeteli con zucchero semolato e cannella in polvere.

    Treccia di fichi secchi al mirto alla calabrese

Coroncine di fichi secchi al mirto alla calabrese

  • La preparazione delle coroncine di fichi secchi al mirto alla calabrese è molto più semplice, vi basterà infatti prendere dei fichi secchi e infilzarli l’un su l’altro su un rametto di mirto, privato delle foglie e poi infilzare il pezzetto di bastoncino terminale all’interno del frutto che si trova all’altro capo del rametto, in modo da formare un cerchio o corona, appunto.
  • Le corone di fichi secchi al mirto, così ottenute – conosciute nel dialetto locale con il nome di “tortanielli” –  vanno infornate in forno preriscaldato per qualche minuto a 200°C e quando saranno cotte sprigioneranno tutto il loro profumo aromatico, che ci riporterà ai vecchi tempi.
  • Naturalmente se conservate nel giusto modo, anche le coroncine di fichi, così come per tutte le altre preparazioni che hanno come protagonista i fichi secchi della zona del cosentino, si manterranno per circa un anno.

    coroncina di fichi secchi al mirto alla calabrese

 


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