Pollo alla cacciatora: perché si chiama così?


Il pollo alla cacciatora è un piatto tipico della cucina italiana che deriva dalla tradizione contadina del nostro paese. Molte sono le regioni italiane che ne rivendicano la paternità, soprattutto quelle del Centro Italia, dove questa ricetta e maggiormente conosciuta e apprezzata. Ha estimatori infatti soprattutto in Toscana, Marche e Umbria, dove si cucina con diverse varianti locali ma con dei punti fissi, cioè, l’utilizzo del vino rosso per sfumare e delle erbe aromatiche come il rosmarino.

Ma perché questo pollo viene chiamato “alla cacciatora”?

Molto probabilmente alla cacciatora si riferisce alla combinazione di aglio e rosmarino che viene utilizzata per tutte le pietanze che portano questo nome, come anche nel caso del coniglio alla cacciatora. E che sono poi gli stessi elementi che i cacciatori un tempo usavano per condire le loro prede al momento della loro cattura.

Un tempo tale ricetta veniva preparato dai contadini con ingredienti di loro produzione. Come il vino ricavato dall’uva proveniente dei loro vigneti, il pollo ruspante dei loro allevamenti, le carote, le olive, i pomodori, il sedano e il rosmarino dei loro orti. Ragion per cui il pollo alla cacciatora che per sua vocazione proviene da ambienti umili, malgrado il suo gran sapore, non viene proposto dai vari ristoranti d’Italia.

Del pollo – che potete arricchire con filetti di acciughe come in questo caso, o  dadini di pancetta – esiste sia la versione al sugo che quella in bianco. Nella variante del pollo alla cacciatora al sugo si utilizza annaffiare il pollo on del vino rosso, viceversa in quella in bianco si usa il vino bianco.

Tra il XIX e il XX secolo in Toscana il pollo divenne il re delle tavole contadine, soprattutto nelle occasioni di festa, come la domenica o il Natale. Un piatto rustico non certo raffinato ma capace di far leccare i baffi a tutti, soprattutto se accompagnato con tante fette di pane fresco da attingere nel sughetto al pomodoro e arricchita dalle verdure provenienti dal proprio orto.

Il pollo alla cacciatora (preparato anche in bianco) è uno di quegli stufati dalla cottura lenta, ideali da portare in tavola in autunno o inverno, semplici da preparare e che riempiono lo stomaco.

Ingredienti per 4 persone

Un kilo di pollo
80 grammi di olive nere
400 grammi di pomodorini
Una carota
Uno spicchio di aglio
Un bicchiere di vino rosso
Una costa di sedano
Sale q. b.
Un rametto di rosmarino
Pepe q.b.
30 grammi di acciughe
4 foglie di alloro
Olio extravergine di oliva


Preparazione del pollo alla cacciatora

  • Lavate la carota e la costa di sedano sotto l’acqua corrente e tritateli grossolanamente.
  • Prendete una padella e mettetevi al suo interno dell’olio extravergine di oliva, facendolo scaldare bene.
  • Poi unitevi l’aglio trito e le foglie di alloro.
  • A questo punto, aggiungete anche le acciughe private del loro liquido di immersione facendole soffriggere bene bene in padella con l’aiuto di un mestolo di legno.
  • Una volta che il soffritto di carota, sedano e acciughe sarà pronto, unitevi i pezzi di pollo già precedentemente lavati e puliti, lasciandoli rosolare in padella per qualche minuto.
  • Rigirate ogni tanto i pezzi di pollo con il mestolo per garantirgli una cottura uniforme e tuffate in padella anche le olive nere.
  • Lasciate insaporire il pollo per poi bagnarlo con vino rosso che andrà fatto evaporare completamente.
  • Lavate i pomodorini sotto l’acqua fredda corrente e tagliateli a metà mettendo anch’essi insieme al pollo.
  • Addizionatevi anche il rosmarino.
  • Salate e pepate il tutto.
  • Proseguite la cottura del pollo alla cacciatora per mezz’ora a fiamma molto bassa di modo che il pollo una volta terminata la cottura risulterà molto tenero.pollo alla cacciatora

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